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COSA VUOL DIRE ESSERE ROMNIÀ?!

Pubblicato da admin il

di Luna De Rosa

Luna De Rosa, Romnià.

La storia dell’attivismo politico Rom tradizionalmente stata narrata da una prospettiva
prettamente maschile. Solo recentemente anche noi donne di etnia Romanì, abbiamo
acquisito la forza e il coraggio di essere attive nella politica e nel movimento per i diritti
civili. Penso che sia molto importante che le Romnja escano allo scoperto, per poter finalmente
rompere la secolare idea coloniale, che il patriarcato fa parte della “cultura rom”. Il patriarcato fa parte di tutte le culture e le società! È di fondamentale importanza che le donne Rom siano finalmente viste con le loro vere biografie e identità! L’immagine pubblica dominante delle Romnià è fortemente influenzata da stereotipi antigipsisti, sessisti e classicisti, devono affrontare la discriminazione
intersezionale. Le misure repressive per distruggere e assimilare le famiglie Rom hanno causato loro ogni
tipo di trauma, modellando la loro struttura sociale e il loro comportamento. Allo stesso tempo, hanno fatto di tutto per mantenere la loro identità culturale per trovare la forza e il coraggio di sopravvivere a questo antagonismo, e come risultato, molte famiglie sono rimaste chiuse nella loro cultura. Molti giovani Rom decidono di non continuare gli studi
perché sono messi da parte dalla cosiddetta “differenza” della loro cultura e questo li porta
ad abbandonare gli studi e quindi a non istruirsi e a continuare ad avere una considerazione delle donne come minori e come coloro che devono occuparsi solo della casa e della famiglia.
Per questo, penso che sia necessario che le donne Rom debbano lottare due volte per
uscire allo scoperto e mostrare e dare coraggio alle altre donne di avere un’educazione, dedicarsi agli studi e alle attività. Mentre tutte le donne sono colpite da disuguaglianze in una serie di aree, le donne Rom affrontano sfide aggiuntive in quanto la povertà, l’esclusione e la discriminazione in alcuni
casi rafforzano ulteriormente i loro svantaggi. In aree fondamentali della vita, come l’istruzione, l’occupazione e la salute, le donne Rom se la passano peggio degli uomini.
Quindi credo che avere Romnià che raccontano la nostra cultura e che allo stesso tempo
fanno finalmente sentire la loro voce come attiviste per rivendicare i loro diritti, sia un ruolo
nuovo e importante per incoraggiare quelle donne che ancora vivono la discriminazione e
soprattutto per il futuro dei giovani e dei nostri figli che non devono assolutamente vivere
la sensazione di differenza, ma piuttosto sentirsi parte di una cultura antica e ricca che è quella romaní. Il movimento Rom femminista, in particolare, mette in evidenza l’interazione di razzismo,
sessismo e omofobia e rivela quanto facilmente si spostano i confini dell’ostilità verso gli
“altri” – e che ad un certo punto ognuno di noi appartiene ad una minoranza.

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